DINO CORRERA


Dino Correra, 2011
Dino Correra, 2011

Ho pensato a Dino Correra come il mio primo personaggio che riesce a trionfare e che riesce ad avere la meglio sulla storia: diventando direttore d’orchestra, alla fine del suo lungo percorso, egli corona il sogno di una vita.

Dino è un italiano dall’aspetto poco comune, con la sua corporatura robusta, i capelli rossicci, le molte lentiggini e uno smisurato amore per la musica. Il suo viaggio da Napoli a Vienna, passando e sostando in città come Roma, Pisa e Padova, rappresenta l’ascesa verso la realizzazione del sogno, ma è anche l’esperienza di formazione che porta il protagonista ad incontrare tutta una galleria di persone 'fuori posto', con cui condividere esperienze e situazioni. Dino infatti diventa pian piano, nello svolgersi degli eventi, il portavoce di tutti i clochard italiani e stranieri che vivono, o sopravvivono, ai margini della società; li aiuta, si unisce a loro, li difende dalle violenze ingiustificate del razzismo, pur non avendo sempre la meglio. Ciò accade con il piccolo Sabù, il giovane sudamericano suonatore di fisarmonica, ucciso a calci e sprangate nel cuore della notte da un pugno di razzisti senza scrupoli.

Dino Correra è quindi anche lo specchio della società indifferente, disinteressata e ancora persa in incantamenti vacui e meramente velleitari. Nel corso del viaggio del 'rosso italiano' si avverte però anche il forte legame con la famiglia, in particolare con il padre, Antonio Correra e tutto questo, nel meccanismo narrativo del viaggio, si innesta come elemento costante che incoraggia Dino a non arrendersi anche nei momenti più bui.

 

Dino Correra è stato realizzato tra la fine del 2010 e il 2012. Le sue avventure sono state pubblicate a puntate sulla rivista Fumé. Una versione 'speciale' monocromatica è apparsa (sempre a puntate) sul sito Verticalismi. Alla fine del 2013 tutte le storie (in bianco e nero) sono state raccolte in un volume unico, accompagnate da bozzetti e contenuti extra.